Ancor prima della costituzione ufficiale del Circolo venivano organizzate delle escursioni naturalistiche.
Di seguito due esempi:
Ancor prima della costituzione ufficiale del Circolo venivano organizzate delle escursioni naturalistiche.
Di seguito due esempi:
La nostra storia è molto lunga.
Ad Ancona il 28 marzo del 1981 si costituisce il circolo "Pungitopo" che aderisce alla Lega per l' Ambiente ARCI . Viene redatto uno statuto, che definisce le finalità del circolo, che dopo quasi 40 anni sono pressochè le stesse di oggi: il tempo cambia, ma evidentemente i problemi di fondo restano sempre gli stessi.
Quasi nello stesso periodo nasce anche la rivista Pungitopo, che godrà di grande fama, e di una vita piuttosto lunga nonostante l'estrema povertà di mezzi. Di seguito proponiamo tutti i numeri che uscirono dal 1981 sino a fine 1993. Se entrate nei dettagli, scoprirete la grande attualità di molti temi. Di seguito i link:
11 bis - Speciale Primo Congresso Regionale Lega per l'Ambiente
17-18 Novembre - Dicembre 1983
30 - Marzo Aprile 1985 - (Parco del Conero)
37 - Dicembre 1985 Gennaio 1986 (stampato per errore come nr 38)
45 bis - Riepilogo dei 5 anni della rivista
67-68 Settembre - Ottobre 1989
95-96 Novembre - Dicembre 1992
102-103 Settembre - Ottobre 1993
104-105 Novembre - Dicembre 1993 (chiusura pubblicazione)
Buona lettura, nella speranza che da vecchie idee su vecchi problemi possano nascere nuove idee (tanto i problemi sono quasi sempre quelli di prima).
Nella primavera del 1994 vedeva la luce, grazie all’intuizione di tre dipendenti delle Ferrovie: Giorgio Pergolini, Roberto Del Papa e Fabio Frontini, il primo programma annuale del Treno Trekking di Ancona. Si trattava di una iniziativa già avviata in altre regioni dalle Ferrovie dello Stato, e che veniva lanciata anche nelle Marche.
Poche gite e mete sicure, il Treno Trekking partiva con cautela per saggiare quale sarebbe stata la risposta del pubblico. L’accoglienza fui decisamente positiva e si è mantenuta così nel tempo, visto che siamo ancora qua, con qualche capello in più, qualche acciacco ma con lo stesso entusiasmo di allora.
Attraverso il Treno Trekking siamo riusciti a fare meglio conoscere ed apprezzare a tanti marchigiani il grande patrimonio naturale dei nostri territori, e allo stesso tempo abbiamo perso agli escursionisti, almeno per qualche domenica, di tenere l’auto ferma e di usare per gli spostamenti il mezzo più ecologico: il treno.
Si potrebbe pensare che l’uso del treno ci abbia pesantemente condizionato, perché le linee marchigiane corrono prevalentemente in fondovalle. Per salire in collina o in montagna siamo stati costretti a concentrare l’attenzione sulle stesse tratte, sugli stessi punti di partenza e , a volte , sugli stessi itinerari.
Anziché un limite, per noi è stato uno stimolo alla scoperta del territorio: il treno ci ha permesso di conoscere approfonditamente e minuziosamente luoghi interessanti e incantevoli che ci stanno relativamente vicini, poco fuori l’uscio di casa: i monti dell’Appennino Fabrianese e Gualdese, gli ambienti della Riserva del Monte San Vicino, i rilievi del massiccio del Monte Cucco e, soprattutto, le valli e i boschi della Riserva Naturale Gola della Rossa e Frasassi.
Montagne spesso dolci e arrotondate, godibili attraverso itinerari facilmente percorribili anche a chi è poco allenato. Monti poco frequentati dal punto di vista turistico, ma stupendi in ogni stagione dell’anno. E in ogni stagione siamo andati, percorrendo sentieri ancora innevati, sudando sotto il sole atroce dei primi caldi estivi, bagnandoci durante i temporali autunnali.
Le escursioni sono state occasioni per imparare a riconoscere i componenti dell’ambiente naturale. Chi, tra gli escursionisti del Treno Trekking, non sa ormai distinguere le varie orchidee spontanee, non riconosce il giglio martagone, il narciso, il croco, il bucaneve o la viola di Eugenia? Chi non sa differenziare una quercia da un cerro, oppure non si spiega per quale motivo il leccio cresce sulle rupi calcaree di Valleremita, mentre più in basso prospera una faggeta secolare?
Treno Trekking è anche sinonimo di cultura: abbiamo riscoperto frazioni di collina e di montagna, e anche qualche piccolo centro vicino al mare, con i loro scrigni di storia custoditi gelosamente e spesso quasi dimenticati: Coldellanoce, Gagliole, Crispiero, Casteletta, Cupramarittima, le città di Gualdo Tadino, San Severino, Castelraimondo, Fabriano, Genga e Serra San Quirico sono state tante volte punto di partenza e mete delle nostre passeggiate.
Passeggiate o escursioni? Possiamo chiamarle escursioni, se ci riferiamo alla lunghezza del percorso e al dislivello. Strade e sentieri, però, sono stati sempre percorsi senza troppa fretta, come in passeggiata, privilegiando il godimento del paesaggio o le quattro chiacchiere alla velocità e alla prestazione sportiva.
Crediamo che il nostro modo diverso, più riflessivo, di camminare sia stata la caratteristica delle oltre 230 iniziative di questi anni, che hanno in tanti apprezzato.
Le persone
E’ impossibile contare il numero degli escursionisti che hanno partecipato. Tante, tantissime persone, forse una generazione intera è scesa dalle carrozze dei treni locali e dalle littorine per iniziare l’escursione subito dopo, sino ad arrivare, la sera, in un’altra stazione per salire su un altro treno. Tra le tante vogliamo ricordare con affetto alcune che nel frattempo di hanno lasciato.
Vogliamo anche ringraziare gli amici che ci hanno offerto sempre la disponibilità per guidarci nei luoghi che conoscevano meglio di noi e che ci hanno permesso di apprezzare meglio questa nostra terra. In particolare Giovanni Angradi, Sisto Bruni, Enzo Cori, Tommaso Giovannini, Dino Marinelli, Paolo Paoletti, Angelo Santarelli, Paolo Stella, Enzo Tarulli, Mauro Tavone e il nostro “editore” Paolo Agostinelli, senza la cui disponibilità depliant e volantini non sarebbero mai stati stampati.
Per ultimi coloro che, con il loro impegno appassionato, hanno permesso una straordinaria continuità alla iniziativa.
Giorgio Pergolini innanzitutto: il Treno Trekking si identifica soprattutto nella sua figura, Accanto a lui Paolo Belelli, Stefano Piazzini e Vitaliano D’Addato, ossia l’anima naturalistica, Renato Malatesta, Alberto Capuani l’anima escursionistica, Giacomo Desideri con la sua carica di allegria e bonarietà e Luca Perucci per la costanza e la serietà. Naturalmente ringraziamo anche le Ferrovie dello Stato (in particolare la Direzione Regionale di Trenitalia), gli operatori dell’Informagiovani di Ancona e la Contram.
Permetteteci infine di esprimere il desiderio di poter viaggiare, in tempi difficili di tagli e restrizioni, sulle linee ferroviarie minori, che non sono utili solo ai territori interni, ma rappresentano anche una allettante opportunità per la proposta turistica della nostra regione.
Circolo Naturalistico il Pungitopo – Legambiente Ancona
Cai – Club Alpino Italiano sezione di Ancona.
(Febbraio 2013)
Di seguito i depliant che sono stati stampati nel corso degli anni, sino al 2018. Nel 2019 il programma è stato accorpato a quello del Cai, con l'uscita del nostro Circolo dalla organizzazione, ma non dalla vicinanza alla bella iniziativa, pòioniera della mobilità sostenibile.
A breve sarano caricati gli anni mancanti
1999 - Ultima pagina di copertina
2013 - interno 1 numero speciale
2013- interno 2 numero speciale
2013 - Interno 3 numero speciale
2013 - Interno 4 numero speciale
2013 - Interno 5 numero speciale
2013 - Interno 6 numero speciale
2013 - Programma escursioni numero speciale