IL 23 OTTOBRE 2023 è uscito il rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente , su base dati prevalentemente del 2022. Quelle che seguono sono le nostre considerazioni.
Dalla comparazione del rapporto del 2022 con quello del 2023 per Ancona si ha l’idea di una città ferma. Difatti nella classifica generale perde 3 posizioni, passando dalla 26ma alla 29ma (non alla 35ma come riportato nel rapporto per una svista in un dato), per un lieve degrado di alcuni indicatori, che si contrappone ad un leggerissimo miglioramento delle performance medie degli altri capoluoghi, frutto essenzialmente di miglioramenti di singole realtà.
Solo per i rifiuti si ha un aumento più rilevante, del 5%, dovuto all’ introduzione della raccolta differenziata nelle frazioni, accompagnato da 10 chili in meno di rifiuti complessivamente prodotti da ogni cittadino, comunque meno del 65% previsto come minimo di legge dal 2012.
Rispetto alla media italiana Ancona ha valori particolarmente bassi per le ZTL e per le infrastrutture per la ciclabilità, dimostrando di essere carente nella mobilità che non vorremmo essere collegati ad una idea antiquata di privilegio nell’ uso delle auto che saturano ormai quasi tutti gli spazi urbani. Anche i dati sull'inquinamento atmosferico, a nostro avviso, non sono buoni.
Questa è l’occasione per chiedere che la città si doti di altre centraline per la misurazione dell’inquinamento atmosferico, una delle quali da collocare all’interno dell’area portuale. E’ inaccettabile che una città così complicata dal punto di vista orografico e dello sviluppo urbanistico abbia solo due centraline funzionanti.
Soprattutto, date anche le recenti uscite sulla stampa in tema di mobilità , chiediamo al Comune che sia realizzato il progetto di pista ciclabile in zona Archi e il collegamento Ospedale – Stazione tramite l’Antico Sentiero del Borghetto, e che sia ripreso l’iter di condivisione e di approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, al cui interno meglio definire eventuali altri percorsi ciclopedonali.
E che si consolidino le isole pedonali e le ZTL in centro città
Circolo Naturalistico il Pungitopo APS - Ancona
Per approfondimenti su Ecosistema Urbano e leggere il rapporto completo
https://www.legambiente.it/rapporti-e-osservatori/rapporti-in-evidenza/ecosistema-urbano/
Di seguito il comunicato stampa di Legambiente Marche
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE MARCHE
Ecosistema Urbano alla sua trentesima edizione,
il punto sulle performance ambientali delle città italiane e la classifica 2023
In 30 anni le città sono cresciute in termini di popolazione e dimensioni,
ma nonostante lievi miglioramenti restano le croniche emergenze urbane:
smog, auto circolanti, trasporti.
Nelle Marche non si fanno molti passi avanti e mancano politiche integrate sull’inclusione di performance ambientali a beneficio dei cittadini.
Strada in salita per le città italiane segnate negli ultimi 30 anni da una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo. Quest’anno Ecosistema Urbano è alla sua trentesima edizione e per l’occasione fa il punto su questi anni di studi e monitoraggi sulle città, iniziati nel 1994, presentando anche la classifica 2023con Trento che guida la graduatoria per performance ambientali seguita da Mantova e Pordenone.
In questi 30 anni non sono mancati stalli e ritardi. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ‘94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capire all’anno nel ’95 ai 65 viaggi pro capire all’anno nel 2022).
Nelle Marche la fotografia è figlia del contesto nazionale, con situazioni invariate, criticità irrisolte e miglioramenti puntuali che non permettono di trarre un bilancio positivo. Macerata guida la classifica dei Comuni capoluogo di Provincia Marchigiana alla posizione 27, seguita immediatamente dalla città di Pesaro al 28esimo posto e da Ancona alla 29esima posizione (rettifica della classifica nazionale: a causa di un refuso sul calcolo della performance della raccolta differenziata, la città di Ancona è risultata erroneamente al 35esimo posto. La posizione corretta è invece la 29). Chiude la classifica dei Comuni Marchigiani la città di Ascoli Piceno al 61esimo posto.
“Da anni ormai raccontiamo di una situazione regionale pressoché invariata – dichiara Marco Ciarulli Presidente di Legambiente Marche – dobbiamo avere il coraggio di emulare quei Comuni che con coraggio affrontano la sfida della transizione ecologica come un’occasione di sviluppo sostenibile, dove ambiente economia e tessuto sociale sono considerati di pari importanza. Per esempio, Investire sui trasporti pubblici, significa mettere al centro la qualità della vita dei singoli cittadini e migliorare allo stesso tempo la qualità ambientale, riducendo i costi di ogni singola persona. Lo stesso discorso può essere applicato su azioni legate alla riduzione della produzione dei rifiuti o all’efficientemente energetico, fino allo stop al consumo di suolo”.
Lo stallo che l’associazione racconta può essere riassunto in quello che accade nella città di Macerata. La città infatti negli anni ha raggiunto posizioni importanti nelle performance ambientali, grazie ad alcune buone pratiche legate la ridotta dispersione idrica o l’elevata percentuale di raccolta differenziata. Purtroppo alcuni di questi parametri oggi non fanno più notizia, perché dovrebbero essere pratiche consolidate, e si dovrebbe alzare l’asticella sempre più in alto per migliorare la qualità della vita delle persone nelle città e di passi avanti non se ne sono fatti granché. Inoltre, la città di Macerata pur guidando la classifica dei Comuni Marchigiani, da quest’anno ha scelto di interrompere la compilazione dei questionari sulle performance ambientali che ogni anno Legambiente invia agli uffici competenti dei Comuni. Una scelta evidentemente politica che farà perdere ogni anni punti in percentuale, non potendo aggiornare le informazioni sulla città.
“Registriamo con dispiacere questo segnale da parte dell’amministrazione – conclude Ciarulli - che evidentemente non ritiene opportuno fornire informazioni sulle performance ambientali aggiornate della città. È un peccato perché comunque parliamo di una città che da anni è avanti rispetto a tutti gli altri Comuni capoluogo di Provincia Marchigiani e che comunque per volontà politica non ritiene di dover collaborare con un’associazione del terzo settore come la nostra. Il risultato sarà quello di far perdere posizioni alla città di anno in anno che non potendo registrare aggiornamenti resterà indietro rispetto a tutte le altre città che invece partecipano e rispondono fornendo i propri dati”.
23 ottobre 2023