logo pungitopo

  • ico youtube
  • ico facebook
  • ico youtube

comunicati circolo  comunicati esterni

 

comunicati circolo

comunicati esterni

Comunicati del circolo

NO ALLA FUNIVIA DI PORTONOVO

FUNIVIA A PORTONOVO? Sono state pubblicate nei giorni scorsi delle "proposte" di collegamento alla spiaggia di Portonovo tramite funivia, per decongestionare il traffico della baia. Una assurdità molto antica, una idea vecchia. Cui il Circolo è da sempre contrario. Di seguito il testo del post su Facebook di Gilberto Stacchiotti sull'argomento, che ricostruisce le varie proposte e su cui concordiamo pienamente.

https://www.facebook.com/gilberto.stacchiotti/?locale=it_IT

Turismo, un futuro con idee del secolo scorso (12 dicembre 2023)
C’è aria di tecnologia lungo la costa: cabinovie, ascensori, scale mobili, trenini a cremagliera o impianti di risalita ancora non è chiaro.
Quello che invece sembra decisa è la volontà di trasformare radicalmente gli accessi nelle principali spiagge del Conero, per limitare il traffico e favorire le persone con difficoltà motorie. Così se Numana ha pronto un progetto per collegare il porto al belvedere della Torre, sacrificando la scenografica scalinata della Costarella, Sirolo da qualche tempo pensa ad un ascensore per raggiungere spiaggia Urbani mentre dalle parti del capoluogo regionale rispunta l’idea di un impianto di collegamento a Mezzavalle o Portonovo.
Insomma una contagiosa euforia si sta diffondendo tra gli attuali amministratori delle località rivierasche che guardano con interesse a queste scelte per il futuro turistico del Conero nonostante la fragilità della costa, l’impatto paesistico, i considerevoli costi di gestione e, prima di tutto, la reale necessità delle nuove infrastrutture.
Nuove infrastrutture che in realtà sono idee progettuali vecchie di oltre mezzo secolo e, guarda caso, accomunano maggioranze di ogni schieramento politico come dimostra il caso della cabinovia del Trave. Era il 30 dicembre 1979 quando la stampa locale pubblicava la notizia che la Giunta di Ancona, guidata dal repubblicano Guido Monina, “ha dato incarico all’Ufficio tecnico comunale di predisporre gli atti deliberativi necessari per l’urgente realizzazione (previa esecuzione elle già emesse ordinanze di demolizione delle baracche a Mezzavalle) della cabinovia nella zona del Trave, tenendo presente che è reperibile uno stanziamento pari a duecento milioni”; si dava così seguito ad uno studio di massima realizzato dalla ditta Graffer nel 1977 per un impianto che avrebbe dovuto consentire il traporto orario di circa 500 persone (costo previsto 127 milioni).
Pronta e decisa la risposta delle associazioni ambientaliste che riassumevano in sei punti i motivi della loro contrarietà al progetto: il contrasto con le esigenze di tutela del paesaggio e dell’ambiente, la mancanza di una programmazione complessiva dell’uso del territorio, il contrasto con la pianificazione paesistica, la possibile cementificazione per opere collaterali (parcheggi, strutture turistiche e ricettive, negozi), un modello errato di sviluppo turistico che favorisce eccessiva pressione antropica sulla spiaggia, un quadro economico sfavorevole per l’impatto negativo sull’ambiente ed il ridotto periodo di utilizzazione.
La cabinovia del Trave non decollò, soprattutto a causa del mutato contesto economico caratterizzato da minori disponibilità di finanziamenti e lievitazione dei costi (il terremoto del 1972 e la frana del 1982 avevano creato una situazione di emergenza sotto molti punti di vista); però ogni tanto l’idea viene rispolverata e riproposta per brevi periodi di popolarità come nell’estate 2010 e del 2014.
Anche in questi giorni si torna a parlare di una funivia o di un ascensore per Portonovo, stavolta su proposta dell’attuale giunta di Ancona con la benedizione del nuovo presidente del parco del Conero; difficile prevedere se sarà una fugace fiammata o l’apertura di quel vaso di Pandora che tante idee conserva da oltre mezzo secolo nel vasto e variegato capitolo della “valorizzazione turistica del Conero”.
Nello studio ecologico ambientale su Portonovo di Virginio Bettini commissionato dal comune di Ancona (pubblicato dal Pungitopo nel 1985) si ricostruiscono quei “mitici” anni 60 in cui sembrava che tutto fosse possibile. “Le problematiche si pongono a partire dal 1961, quando viene proposto il collegamento a mezzo funivia dal Passetto al monte Conero e Portonovo con un progetto di Alberto Frati dell’Azienda Riviera del Conero.
Della stessa Azienda Riviera del Conero è la proposta di un porto turistico a Portonovo, da realizzare con un collegamento al mare del lago del Calcagno o lago Grande, nella più completa dimenticanza dei valori ambientali delle zone umide di Portonovo e del loro delicatissimo equilibrio che non permette un intenso impatto portuale. Siamo nel 1964 e la Piemonte Funivie progetta una funivia monofune con veicoli biposto che colleghi Portonovo con la strada a valle del convento, nonché possibili prosecuzioni verso Sirolo.”
Tra tutti, è il progetto della funivia quello che maggiormente dà il senso dell’euforia tecnologica di allora e forse anche di oggi (d’altra parte se il Conero è un monte perché non trattarlo da cima alpina?): tre campate distese tra Portonovo e la vetta per poi raggiungere Sirolo e quindi scendere di nuovo al mare ai Sassi Neri. La lunghezza complessiva dell’impianto è di quasi 5 chilometri con una portata oraria di 400 persone per ciascun senso.
A questo catalogo indubbiamente già ricco si potrebbe aggiungere il più moderno volo d’angelo con panorami mozzafiato, dal campanile di S. Pietro in vetta al Conero a quello di S. Nicola a Sirolo, e allora davvero questo territorio cambierebbe volto e persino marchio promozionale perché parco naturale potrebbe sembrare nostalgia del passato. E se questo è il futuro: “Benvenuti nel luna-park del Conero. Allacciate le cinture e tuffatevi in questa moderna esperienza immersiva”!

APERTURA SEDE

ORARI APERTURA SEDE

Dal 6 novembre abbiamo la disponibiltà di una stanza all'interno della sede di LEGAMBIENTE MARCHE. Si trova ad Ancona, in via Camerano 18/A (zona Grazie).

All'esterno del cancello trovate la targa LEGAMBIENTE MARCHE APS. Siamo al primo piano.

I nostri orari sono:

LUNEDI' DALLE 10,30 ALLE 12,00

VENERDI' DALLE 17,30 ALLE 19,00

 

Rapporto Ecosistema Urbano 2023 - La performance di Ancona

IL 23 OTTOBRE 2023 è uscito il rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente , su base dati prevalentemente del 2022. Quelle che seguono sono le nostre considerazioni.

Dalla comparazione del rapporto  del 2022 con quello del 2023 per Ancona si ha l’idea di una città ferma. Difatti nella classifica generale perde 3 posizioni, passando dalla 26ma alla 29ma (non alla 35ma come riportato nel rapporto per una svista in un dato), per un lieve degrado di alcuni indicatori, che si contrappone ad un leggerissimo miglioramento delle performance medie degli altri capoluoghi, frutto essenzialmente di miglioramenti di singole realtà.

Solo per i rifiuti si ha un aumento più rilevante, del 5%, dovuto all’ introduzione della raccolta differenziata nelle frazioni, accompagnato da 10 chili in meno di rifiuti complessivamente prodotti da ogni cittadino, comunque meno del 65% previsto come minimo di legge dal 2012.

Rispetto alla media italiana Ancona ha valori particolarmente bassi per le ZTL e per le infrastrutture per la ciclabilità, dimostrando di essere carente nella mobilità che non vorremmo essere collegati ad una idea antiquata di privilegio nell’ uso delle auto che saturano ormai quasi tutti gli spazi urbani. Anche i dati sull'inquinamento atmosferico, a nostro avviso, non sono buoni.

Questa è l’occasione per chiedere che la città si doti di altre centraline per la misurazione dell’inquinamento atmosferico, una delle quali da collocare all’interno dell’area portuale. E’ inaccettabile che una città così complicata dal punto di vista orografico e dello sviluppo urbanistico abbia solo due centraline funzionanti.

Soprattutto, date anche le recenti uscite sulla stampa in tema di mobilità , chiediamo  al Comune che sia realizzato il progetto di pista ciclabile in zona Archi e il collegamento Ospedale – Stazione tramite l’Antico Sentiero del Borghetto, e che sia ripreso l’iter di condivisione e di approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, al cui interno meglio definire eventuali altri percorsi ciclopedonali.

E che si consolidino le isole pedonali e le ZTL in centro città

 Circolo Naturalistico il Pungitopo APS - Ancona

Per approfondimenti su Ecosistema Urbano e leggere il rapporto completo

https://www.legambiente.it/rapporti-e-osservatori/rapporti-in-evidenza/ecosistema-urbano/

 

Di seguito il comunicato stampa di Legambiente Marche

 

COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE MARCHE

 

Ecosistema Urbano alla sua trentesima edizione,

il punto sulle performance ambientali delle città italiane e la classifica 2023

 

In 30 anni le città sono cresciute in termini di popolazione e dimensioni,

ma nonostante lievi miglioramenti restano le croniche emergenze urbane:

smog, auto circolanti, trasporti.

 

Nelle Marche non si fanno molti passi avanti e mancano politiche integrate sull’inclusione di performance ambientali a beneficio dei cittadini. 

 

Strada in salita per le città italiane segnate negli ultimi 30 anni da una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo. Quest’anno Ecosistema Urbano è alla sua trentesima edizione e per l’occasione fa il punto su questi anni di studi e monitoraggi sulle città, iniziati nel 1994, presentando anche la classifica 2023con Trento che guida la graduatoria per performance ambientali seguita da Mantova e Pordenone. 

In questi 30 anni non sono mancati stalli e ritardi. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ‘94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capire all’anno nel ’95 ai 65 viaggi pro capire all’anno nel 2022). 

Nelle Marche la fotografia è figlia del contesto nazionale, con situazioni invariate, criticità irrisolte e miglioramenti puntuali che non permettono di trarre un bilancio positivo. Macerata guida la classifica dei Comuni capoluogo di Provincia Marchigiana alla posizione 27, seguita immediatamente dalla città di Pesaro al 28esimo posto e da Ancona alla 29esima posizione (rettifica della classifica nazionale: a causa di un refuso sul calcolo della performance della raccolta differenziata, la città di Ancona è risultata erroneamente al 35esimo posto. La posizione corretta è invece la 29). Chiude la classifica dei Comuni Marchigiani la città di Ascoli Piceno al 61esimo posto. 

“Da anni ormai raccontiamo di una situazione regionale pressoché invariata – dichiara Marco Ciarulli Presidente di Legambiente Marche – dobbiamo avere il coraggio di emulare quei Comuni che con coraggio affrontano la sfida della transizione ecologica come un’occasione di sviluppo sostenibile, dove ambiente economia e tessuto sociale sono considerati di pari importanza. Per esempio, Investire sui trasporti pubblici, significa mettere al centro la qualità della vita dei singoli cittadini e migliorare allo stesso tempo la qualità ambientale, riducendo i costi di ogni singola persona. Lo stesso discorso può essere applicato su azioni legate alla riduzione della produzione dei rifiuti o all’efficientemente energetico, fino allo stop al consumo di suolo”. 

Lo stallo che l’associazione racconta può essere riassunto in quello che accade nella città di Macerata. La città infatti negli anni ha raggiunto posizioni importanti nelle performance ambientali, grazie ad alcune buone pratiche legate la ridotta dispersione idrica o l’elevata percentuale di raccolta differenziata. Purtroppo alcuni di questi parametri oggi non fanno più notizia, perché dovrebbero essere pratiche consolidate, e si dovrebbe alzare l’asticella sempre più in alto per migliorare la qualità della vita delle persone nelle città e di passi avanti non se ne sono fatti granché. Inoltre, la città di Macerata pur guidando la classifica dei Comuni Marchigiani, da quest’anno ha scelto di interrompere la compilazione dei questionari sulle performance ambientali che ogni anno Legambiente invia agli uffici competenti dei Comuni. Una scelta evidentemente politica che farà perdere ogni anni punti in percentuale, non potendo aggiornare le informazioni sulla città. 

“Registriamo con dispiacere questo segnale da parte dell’amministrazione – conclude Ciarulli - che evidentemente non ritiene opportuno fornire informazioni sulle performance ambientali aggiornate della città. È un peccato perché comunque parliamo di una città che da anni è avanti rispetto a tutti gli altri Comuni capoluogo di Provincia Marchigiani e che comunque per volontà politica non ritiene di dover collaborare con un’associazione del terzo settore come la nostra. Il risultato sarà quello di far perdere posizioni alla città di anno in anno che non potendo registrare aggiornamenti resterà indietro rispetto a tutte le altre città che invece partecipano e rispondono fornendo i propri dati”.

 

 

 

23 ottobre 2023

PISTA CICLABILE AGLI ARCHI NECESSARIA PER LA MOBILITA' DOLCE DI ANCONA

PISTA CICLABILE AGLI ARCHI - IL COMUNICATO STAMPA DEL NOSTRO CIRCOLO a seguito delle dichiarazioni  dell'Amministrazione Comunale sul tema piste ciclabili, in particolare quella degli Archi .

CS Pista Ciclabile Archi 25102023 1

CS Pista Ciclabile Archi 25102023 2

Comunicato stampa incontro associazioni con Sindaco del 19 settembre 2023

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONI DEL 19 SET 2023

Comunicato stampa associazioni dopo riunione con sindaco del 19 set 2023

Privacy Policy Cookie Policy